L’ E Street Of Fire saluta affettuosamente, dopo una splendida collaborazione di ben 5 anni vissuti intensamente insieme, il suo tastierista Stefano Mengarelli! Il tastierista della band fin dalla sua fondazione, l’amico ed il compagno di tante serate ed avventure vissute intensamente insieme in giro per l’Italia e l’Europa. Insieme abbiamo creato dal nulla questa band, grazie anche al suo contributo abbiamo percorso la strada che ci ha portato fino a qui per essere la band che conoscete oggi. A volte si sà,le strade inevitabilmente si dividono, ma è stato un bel viaggio insieme… scandito dalle note magiche di Bruce Springsteen & The E Street Band.
Ciao grande Roy!!!
The Show Must Go On and…
Diamo il benvenuto nella band al nostro nuovo tastierista Domenico Langella che esordirà Mercoledì 14/10 al Geronimo’s Pub!
See Ya On The Road,
The E Streets Of Fire.
L’ esperienza in Belgio è stata a dir poco esaltante, un pubblico vastissimo che ha partecipato come se stesse realmente ad un concerto di Bruce Springsteen. Già le transenne sotto al palco e la pedana che arrivava in mezzo alle persone davano di per sè l’ idea di una location estremamente autentica e di alto profilo; poi lo strepitoso pubblico, con tanto di cartelli delle request come li vediamo ai concerti del nostro, ha contribuito a dar vita ad un’ atmosfera incredibile. I presenti hanno cantato dall’inizio alla fine tutte le canzoni, gli incisi di Born In The Usa non li ho praticamente mai cantati in quanto ero sovrastato dal coro delle persone, stessa cosa per I’m On Fire, Because The Night e per i cori di risposta in Spirit In The Night! Devo ammetterlo, nel corso delle 2 ore e 40 minuti di show mi hanno fatto sentire come fossi Bruce Springsteen. Era come un gioco innescatosi secondo questo principio: loro avevano voglia di calarsi nell’atmosfera di un concerto di Bruce e hanno fatto di tutto per far si che lo sembrasse; io a mia volta mi sono calato nel personaggio come mai prima d’ora arrivando perfino a dover raccogliere i foglietti con le richieste dei fans. Ho pescato Downbound Train e Loose Ends, accolte con un tripudio.. poi mi è arrivato di forza un cartoncino con la scritta Meeting across the River ma onestamente nessuno di noi la sapeva. In Belgio abbiamo trovato un’ ospitalità, un calore ed una gentilezza uniche; sinceramente ne sono rimasto piacevolmente stupito. Ringrazio di cuore Emiliano De Angelis con cui ho diviso nuovamente il palco a distanza di qualche anno e che ha interpretato pregevolmente il ruolo di Steve con la solita classe. Spero di tornare presto ad esibirmi in Belgio!
Fabio Melis
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Alle due e trenta del mattino eravamo ancora lì sul palco. Entusiasmo alle stelle, birra a fiumi, sudore e tanta, tanta energia. Dietro alle transenne circa 5mila persone decise a non tornare a casa, con tanta voglia, nonostante l’ora, di cantare per la seconda volta The River. Uno, due, tre, quattro bis. Rosalita non basta a placare gli animi dopo Glory Days e Dancing In The Dark. Ci proviamo con Cadillac, ma ci vuole ancora Rockin’ All Over The World. Basterebbe questo per raccontarvi della nostra trasferta a Gistel, Belgio, 11.170 abitanti, nella provincia fiamminga delle Fiandre Occidentali. Arriviamo alle 16.30 dopo il volo da Ciampino e il paese sembra deserto. L’albergo, il palco e la chiesa con le storie di Santa Godelieve, martire a Gistel nel 1070. Tuto è pulito, tutto è ordinatissimo. Un quadro tutto sommato poco Rock per scaldare i motori e lasciar presagire una nottata tanto calda. Tutti sono gentili e ospitali, pronti ad esaudire le nostre richieste. Erik, che organizza e che è venuto a prenderci a Bruxelles è una guida sicura. Ma l’atmosfera rarefatta non è certo quella tipica dei festival musicali. Il riposo, la cena e il cambio di abiti. Poi finalmente arriva la musica. Ma non siamo noi a suonare. Saltiamo il checksound, tocca a chi ci precede provare il palco ed iniziare l’esibizione. Sono i Rockin’ Fingers da Lecce, Tribute dei Dire Straits a salire per primi le scalette. Grandi ragazzi, ottimo sound, melodie che scaldano il cuore. Ma noi restiamo senza suonare una nota fino alle 23 circa. Tutto davvero molto inusuale. Siamo nel tunnel che porta al palco, scalpitanti. Arriva l’ora di salire… finalmente. Fin dove arriva la gente, ci chiediamo, l’orizzonte si perde ai nostri occhi. Due colpi per uno dei check tra i più veloci della nostra vita e si comincia. Ma qualche cosa non va. Troppe ore d’attesa, troppo tempo senza fare una nota, senza sentire l’adrenalina salire lungo la schiena. Il volume è altissimo. Il meccanismo sembra incepparsi. Al quarto pezzo ci guardiamo negli occhi atterriti. Ci vediamo spenti, delusi. E’ lì che il miracolo del Boss ci fa trovare di nuovo la forza. Come ai concerti del nostro arriva una richiesta dal pubblico scritta su di un cartello. E’ Downbound Train. Non è in scaletta, ma come per il Boss per noi non è un problema. Ci guardiamo, ci capiamo e poi si parte, Sol m, Si b e Fa. E’ la fine dell’incubo. Si apre una nuova avventura. Ognuno di noi sembra ritrovarsi e tutto sembra cominciare solo in quel momento. L’entusiasmo per The River tocca le stelle e poi arriva un’altra richiesta. Questa volta è Loose Ends. Premiamo il pedale dell’acceleratore e la macchina, perfetta e oliata, è oramai lanciata al massimo della velocità. Spirit in The Night a “Cannone”. The Wrestler e poi Promised Land, Paradise By The C e Born To Run ci portano in vetta…… oramai non si scende più. American Land è un tripudio, con il nostro Boss, Fabio Melis, che incita il pubblico belga a saltare e ballare. Nessuno ha più voglia di risparmiarsi, Band e pubblico si fanno un corpo unico. Noi e loro sul palco, tra la gente, fino dove è possibile spingersi per una sola nota in più… fino al mattino. 2 ore e 40 minuti di rock puro. Quando, all’inizio dell’avventura, la pressione del decollo si è posata sulle nostre spalle non avrei potuto immaginare un epilogo migliore. Grazie a te, Gistel…e chi lo sa che non ci si riveda presto!
Andrea Nebbiai
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01. Tenth Avenue Freeze-Out
02. Night
03. Badlands
04. She's The One
05. Downbound Train (by Request)
06. The River
07. I'm On Fire
08. Thunder Road
09. Born In The U.S.A.
10. Atlantic City
11. Prove It All Night
12. Loose-Ends (by Request)
13. Because The Night
14. Spirit In The Night
15. The Wrestler
16. Promised Land
17. Paradise By The "C"
18. Born To Run
19. American Land
20. Cadillac Ranch
21. Glory Days
22. Dancing In The Dark
23. The River (Reprise by Request)
24. Twist & Shout
25. Rosalita
26. Rockin' All Over The World
A guardarli sembrerebbero due amici a spesso per la capitale. Le piazze, i monumenti di Roma e due risate in allegria. Eccoli in Piazza del Gesù, a due passi da Piazza Venezia, ridere e scherzare come si fa tra chi si conosce da una vita. Ma quella bandana, quei pantaloni e quegli occhiali ci dicono di più, ci dicono che quello è l’uomo che ha registrato in studio con il Boss alcuni dei migliori album della storia del Rock, che tutte le sera sale suyl palco per tre ore, proprio lì, alla sua destra, e che ha contribuito egli stesso, con tanta ottima musica e tante voci d’America, a fare del Rock la montagna che è oggi. La leggenda racconta, e la foto lo prova, che la mattina di sabato 18 luglio 2009 il nostro batterista Fabio Brencio abbia incontrato “per caso” Steven Van Zandt e gli abbia detto senza scherzare troppo: “Ehi, Miami Steve, perché questa sera non vieni a fare qualche pezzo con noi al Gero’s!! Suoniamo la musica del Boss, dovresti conoscerla!! Non puoi mancare, siamo a Roma, capitale del Mondo e città del Papa e siamo pure in piazza del Gesù, dunque giurami su Dio che verrai!!” Non è ben chiaro che cosa Steve abbia risposto. Quel dito alzato potrebbe aver significato diverse cose: “Ti giuro sul cielo che ci sarò” oppure “Verrò ad una sola condizione!!” o ancora “Solo se mi paghi 1 milione di dollari!!!”. Da come sono andate le cose pare che il dito significasse: “fai attenzione, sono l’unico consigliere del Boss … Tony Soprano e se continui ad importunarmi provvederò a farti sistemare!!”. Steve lo stiamo ancora aspettando e quella sera abbiamo fatto un grande show anche senza la sua chitarra. Ma non importa. Aspettarlo ci ha regalato un’emozione in più… e poi Steve lo conoscevamo già. Lo avevamo incontrato da tempo attraverso la sua musica e attraverso quella del Boss.
The E Streets Of Fire
Il nostro “Waitin’ For Bruce Party” l ‘avevamo immaginato più come una festa che come un semplice show ed così che in effetti è stato. Tanti i Fans presenti al Geronimo che hanno contribuito, con il solito affetto, a dar vita ad una serata davvero indimenticabile! Nell’aria si percepiva chiaramente l’euforia per il concerto del Nostro e della sua Legendary che si sarebbe svolto a distanza di 24 ore e sulla scia dell’entusiasmo generale la band non si è risparmiata regalando ai presenti uno show coinvolgente che sarebbe andato avanti ad oltranza se non avesse dovuto cedere il passo alla discoteca che, di sabato sera, purtroppo assume un importanza prioritaria. Ci teniamo a ringraziare tutte le persone che sono venute al nostro concerto e che insieme a noi hanno voluto partecipare a questa festa.
The E Streets Of Fire
01. Tenth Avenue Freeze-Out
02. Night
03. Badlands
04. She's The One
05. I'm On Fire
06. Spirit In The Night
07. Waitin' On A Sunny Day
08. Because The Night
09. Prove It All Night
10. Downbound Train
11. The Rising
12. The Wrestler
13. Light Of Day
14. Born To Run
15. American Land
16. Ramrod
17. Glory Days
La serata di Sferracavallo è stata caratterizzata principalmente dall’ assenza del nostro Big Man Stefano Cannone che, a causa di problemi dell’ultima ora, non ha potuto purtroppo partecipare allo Show! Scaletta quindi rimaneggiata in corsa incentrata soprattutto sugli assoli chitarristici di Fabio & Marco. Tante le persone che si aspettavano di rivedere il nostro Big Man dopo lo show che avevamo tenuto ad Orvieto qualche settimana prima.. quando manca il Sax, inevitabilmente, la scaletta assume un andamento più rockeggiante. Rispolverate per l’occasione Adam Raised A Cain, Radio Nowhere, Atlantic City, Lucky Town (dedicata a papà Brencio) ed una rara Rockin’ In The Free World con Marco alla voce solista. La birra è scorsa a fiumi e dopo aver salutato i presenti con un’ infuocata American Land la band è stata richiamata a gran voce sul palco da un pubblico in delirio desideroso di ballare ancora; abbiamo constatato ormai dopo diversi concerti che American Land fà sempre smuovere le persone! E quindi via con il Detroit Medley, Twist & Shout, Rockin’ All Over The World, Dancing In The Dark. E pensare che durante il pomeriggio sembrava dovesse arrivare un diluvio.. per fortuna non è stato cosi!
The E Streets Of Fire
01. Born In The U.S.A.
02. Prove It All Night
03. Radio Nowhere
04. Atlantic City
05. Something In The Night
06. I'm On Fire
07. Adam Raised A Cain
08. Because The Night
09. Downbound Train
10. Lucky Town
11. No Sureender
12. Backstreets
13. The Wrestler
14. The Rising
15. Light Of Day
16. Rockin' In The Free World (N. Young) #
17. Glory Days
18. American Land
19. Detroit Medley
20. Twist & Shout
21. Rockin' All Over The World (J. Fogerty)
22. Dancing In The Dark
# Marco Melis On Lead Vocals.
Prima delle due tappe in quel di Orvieto per l’E Street Of Fire che ha visto per l’occasione Antonio Zirilli dietro le tastiere al posto del nostro Stefano rimasto a Roma a causa di problemi di lavoro. Location a dir poco suggestiva ed inusuale in quanto la band si è esibita praticamente sulla strada principale che porta al Duomo di Orvieto. Curioso il continuo passaggio di persone che, arrivate in prossimità del concerto, si fermavano ad ascoltare lo show bloccando il passaggio e dando vita a quella classica ressa che si crea quando succedequalcosa di interessante. E poi tutti insieme hanno cantato, ballato e partecipato con grande entusiasmo. Un grazie speciale ad Antonio Zirilli per essere accorso in nostro aiuto dandoci il suo prezioso contributo alle tastiere. Da segnalare una sua divertentissima incursione, sul finale di Born To Run, al microfono di Fabio inserendosi fra i fratelli Melis a cantare a squarciagola gli ohh ohh ohh conclusivi abbandonando la sua tastiera eccone la prova:
La cenetta al ristorante con gli gnocchetti al tartufo sono stati poi la ciliegina sulla torta di questo bel pomeriggio all’ insegna della musica di Bruce!
The E Streets Of Fire
01. Downbound Train
02. Tenth Avenue Freeze-Out
03. No Surrender
04. Badlands
05. She's The One
06. Thunder Road
07. I'm On Fire
08. Spirit In The Night
09. Waitin' On A Sunny Day
10. Intro Largo '78 + Prove It All Night
11. Because The Night
12. Jungleland
13. The Wrestler
14. Promised Land
15. Born To Run
16. Ramrod
17. Paradise By The "C"
18. American Land
19. Dancing In The Dark
# Antonio Zirilli played Keyboards in all tracks.
L’ E Street OF Fire ha dato inizio alla stagione estiva di concerti 2009 con la data al Sunset Hill di Roma dove si è esibita per un pubblico prevalentemente statunitense/londinese davvero scatenato. Non sono mancati neanche stavolta i guai tecnici con i quali una Rock band deve purtroppo ogni tanto fare i conti; il portatile del nostro Tastierista Stefano Mengarelli aveva deciso di scioperare a poche ore dallo show e la tastiera dal quale escono i mitici suoni del B3 Hammond non ne voleva sapere di accendersi minacciando seri problemi di alimentazione. Dopo alcuni attimi di smarrimento e non senza qualche preghiera evidentemente esaurita, è grazie ad un miracolo che abbiamo visto la fatidica lucetta rossa accendersi! Il nostro Roy ha tirato fuori a tempo di Record ottimi suoni dal cilindro e alle 21:15 le luci si sono accese per lo show! Pubblico davvero molto partecipe che ha cantato molto e che, soprattutto nel finale, ha ballato moltissimo sulle note di Ramrod, Dancing In The Dark, American Land, Glory Days. Lo Show si sarebbe dovuto concludere qui ma un gruppo di statunitensi ha cominciato ad intonare così forte Born In The U.S.A. che non abbiamo potuto fare a meno di suonarla!
The E Streets Of Fire
01. The Rising #
02. Tenth Avenue Freeze-Out
03. Night
04. Badlands
05. Gipsy Biker
06. Atlantic City
07. Streets Of Philadelphia
08. Spirit In The Night
09. Waitin' On A Sunny Day
10. Because The Night
11. Prove It All Night
12. Backstreets
13. The Wrestler
14. Promised Land
15. Born To Run
16. Ramrod
17. Dancing In The Dark
18. American Land
19. Glory Days
20. Born In The U.S.A.
# Fabio Melis Acoustic
Fabio Melis & Damiano Minucci - THE E STREETS OF FIRE, Tributo a Bruce Springsteen & The E Street Band di Roma.
Eccoci qui a scrivere, anche se un pò in ritardo.. dell’ultimo Show della band in quel di Corridonia (MC) dove abbiamo trovato una bella accoglienza e il solito calore dei Fans Springsteeniani! Serata che si preannunciava non senza qualche difficoltà in quanto il nostro Steve Marco Melis era stato messo fuori gioco da una tendinite a due giorni dal concerto! E’ venuto in nostro soccorso l’ottimo Damiano Minucci (che non finiremo mai di ringraziare abbastanza) che senza neanche una prova e con in mano una sola e-mail in cui si specificavano Pezzi, Tonalità e assegnazione parti.. non ha sbagliato praticamente niente e anzi, ha contribuito al Sound della band in maniera egregia! Bello il momento sul finale di Prove It All Night in cui Lui e Fabio Melis hanno riproposto lo scambio di assoli tra Bruce e Steve visto a San Siro!
The E Streets Of Fire
01. The Price You Pay
02. Downbound Train
03. Prove It All Night
04. Night
05. Atlantic City
06. Spirit In The Night
07. Rosalita
08. Hungry Heart
09. The River
10. I'm On Fire
11. The Wrestler
12. Because The Night
13. Born To Run
14. Lucky Town
15. I'm Goin' Down
16. Paradise By The "C"
17. Born In The U.S.A.
18. American Land
19. Dancing In The Dark
# Damiano Minucci played Steve's guitar lines in all tracks.
Bellissima serata quest’ ultima al Geros in cui la band ha sperimentato ancora una volta arrangiamenti acustici a metà strada tra il Seeger Session Sound e quello scarno del Devils & Dust Tour. Per l’occasione vengono spolverate Youngstown, Highway Patrolman e The Price You Pay. Ottimo come sempre il pubblico!
The E Streets Of Fire
01. The Rising #
02. Youngstown ##
03. Highway Patrolman ##
04. The Price You Pay ##
05. Night
06. Prove It All Night
07. Atlantic City
08. Spirit In The Night
09. The Wrestler
10. Tougher Than The Rest
11. Gipsy Biker
12. Born To Run
13. Badlands
14. Promised Land
15. American Land
16. Paradise By The "C"
17. Glory Days
18. Detroit Medley
# Fabio Melis Acoustic
## Unplugged Full Band
The E Streets Of Fire
ACOUSTIC SET:
01. The Ghost Of Tom Joad #
02. The Rising #
03. Youngstown
04. Highway Patrolman
05. Fire
06. Lucky Town
07. Gipsy Biker
08. Hungry Heart
09. The Price You Pay
10. The Wrestler
ELECTRIC SET:
11. Tougher Than The Rest
12. No Surrender
13. Prove It All Night
14. Promised Land
15. Born To Run
16. Paradise By The "C"
17. Tenth Avenue Freeze-Out
18. Badlands
19. Cadillac Ranch
20. I'm Goin' Down
# Fabio Melis Acoustic
Una location davvero suggestiva quella della sala congressi dell’ Hilton Cavallieri Hotel di Roma, che ha visto la band protagonista di un infuocato show per soli statunitensi. Non si contavano i tavoli dei presenti in sala, sembrava di stare ad uno di quei pranzi regali organizzati di tanto in tanto a Buckingham Palace! Ma i segnaposto con le varie scritte “from.. Nevada, New York, California, Missouri, Ohio, New Jersey” non lasciavano certo spazio a dubbi.. ci saremmo esibiti per un pubblico di Americans!!! E l’omino con tanto di cuffietta che dietro le quinte, con sguardo estremamente serioso, ci indicava con la mano “Five minutes.. Four Minuts..” sapeva molto di notte degli Oscar. E’ stata una bella serata, sicuramente noi non la scorderemo!
The E Streets Of Fire
01. We Are The Champions (QUEEN)
02. Tenth Avenue Freeze-Out
03. Badlands
04. She's The One
05. The Rising
06. I'm On Fire
07. Thunder Road #
08. No Surrender
09. Prove It All Night
10. Born To Run
11. Mountain Of Love
12. Paradise By The "C"
13. Sweet Little Sixteen
14. Detroit Medley
15. Summertime Blues ##
16. Rockin' All Over The World ##
17. Dancing In The Dark
# Fabio Melis & Marco Melis Acoustic
## Marco Melis on Lead Vocals
A poche ore da un diluvio che ha messo in ginocchio Roma la band non ha potuto sottrarsi a quell’ imperativo “The Show Must Go On” con cui ogni musicista deve prima o poi fare i conti. Serata da ricordare sprattutto per l’assenza del nostro Big Man Stefano Cannone purtroppo vittima di un incidente stradale che lo ha costretto a casa. Show di conseguenza incentrato molto sulle chitarre con Marco e Fabio che si sono concessi qualche virtuosismo in più in una serie di duetti molto ispirati.
The E Streets Of Fire
01. The Rising
02. Prove It All Night
03. Adam Raised A Cain
04. Two Hearts
05. Atlantic City
06. I'm On Fire
07. The Wrestler #
08. Incident On 57th Street
09. Darkness On The Edge Of Town
10. Working On The Highway
11. Fire
12. Because The Night
13. Downbound Train
14. No Surrender
15. I'm Goin' Down
16. Glory Days
17. Badlands
18. American Land
# Fabio Melis Acoustic