GLORY DAYS 2010 – RIMINI, ROCK ISLAND
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Suonare sul palco del RockIsland per il Glory Days 2010 è stata un'esperienza meravigliosa che difficilmente dimenticheremo. Un grazie di cuore al pubblico che ha cantato e ballato con noi per più di due ore!!!! E poi all'organizzazione che ci ha dato la possibilità di esibirci in una cornice fantastica. Un pensiero speciale per Lorenzo Semprini che non conoscevamo personalmente e che si è rivelata davvero una bella persona. Condividere la musica di Bruce che amiamo con tutti voi Blood Brothers è stato per noi l'apice di un percorso.
Un viaggio che ci ha portato ad incontrare e a conoscere anime profonde e musicisti fantastici. Grazie anche ad Antonio Zirilli per aver cantato divinamente le parti di Steve, a Damiano Minucci grandissimo chitarrista, a Daniele Tenca protagonista di un fantastico duetto, ad Emiliano DeAngelis, "MarkiJean", carissimo amico e grande guitarman, e ad Andrea Montecalvo, amico e bassista pregevole. L'emozione e l'adrenalina sono state fortissime e ci hanno permesso di offrire uno show che resterà tra i migliori della nostra avventura. Un pensiero anche a Giancarlo Cordella, amico fedele e pianista di pregio, che con grande sacrificio ci ha permesso di non mancare all'appuntamento con gli amanti del Boss! Grazie ancora ragazzi, questa serata la porteremo per sempre nel cuore! The E Streets Of Fire
01. Loose Ends
02. Night
03. Badlands
04. Darlington County
05. Atlantic City
06. Thunder Road (Fabio Melis Acoustic)
07. Thunder Road (Outro Reprise Fullband)
08. I'm On Fire
09. Incident On 57th Street
10. Waitin' On A Sunny Day (Andrea Montecalvo on Bass)
11. Promised Land (Andrea Montecalvo on Bass + Daniela Tenca on Vocals)
12. She's The One (Emiliano De Angelis on Guitar + Daniela Tenca on Vocals)
13. The Price You Pay
14. Drive All Night (Lorenzo Semprini on Acoustic Guitar)
15. Jugleland
16. Intro 1978 + Prove It All Night
17. Light Of Day
18. Born To Run
19. Rosalita
20. American Land
BIS:
21. Dancing In The Dark (Lorenzo Semprini on Acoustic Guitar)
Il Racconto di Fabio Melis:
Sono passati ormai tre giorni dalla magica serata in cui ho partecipato ai Glory Days in Rimini, sono tornato nella mia città, al mio lavoro, dalla mia famiglia... ma con la mente non posso ancora fare a meno di ripensare a quei meravigliosi momenti. E' stata un'esperienza unica, forse irripetibile, in cui mi sono sentito fortemente parte di una "grande famiglia" di amici (anche se alcuni conosciuti magari solo da due ore). Potrei chiamarli semplicemente Blood Brothers ma i non Springsteeniani farebbero non poca fatica a capire fino in fondo ciò che intendo.
C'è qualcosa che accomuna tutti noi fans di Bruce, e non saprei davvero tradurlo in parole, ma è qualcosa di tangibile che ho visto negli occhi di quelle persone al Rock Island, nelle loro strette di mano, nei loro sorrisi, in quelle braccia alzate al cielo. Voglio raccontarvi questa esperienza cosi come l'ho vissuta io:
Premessa:
Tutto comincia qualche settimana fà con una telefonata di Antonio Zirilli che mi accenna della possibilità di partecipare a questa manifestazione dicendomi che Lorenzo Semprimi ha pensato a noi, all' E Streets Of Fire, per esibirci quest'anno ai Glory Days in Rimini 2010.
Le emozioni si contrappongono: La gioia di partecipare da una parte, e la consapevolezza che Marco Melis, (mio fratello) tassello imprescindibile della band, non potrà essere dei nostri perchè sarà in Luna di Miele quel giorno. So che mi mancherà, so che un pezzo di cuore non sarà con me quella sera, ma alla band mancherà soprattutto la sua voce e la sua chitarra. Come sostituirlo?
Forse il destino ha voluto che questa esperienza fosse per noi allì insegna di quel profondo senso di "condivisione ed amicizia" di cui ho sentito sempre parlare Bruce negli anni... fatto stà che chiedere a Damiano Minucci e ad Antonio Zirilli di unirsi a noi ci è sembrata la più ovvia e logica decisione da prendere per garantire lo standard qualitativo nel nostro Sound. Le nostre strade si erano già incrociate in passato con entrambi, e quale migliore occasione di questa per una nuova avventura insieme? Più tardi anche Domenico Langella ci confermerà la sua indisponibilità, anche lui pilastro del Sound della Band, e non finirò mai di ringraziare Gianfranco Cordella per la disponibilità, l'entusiasmo e la professionalità con cui si è messo al servizio della band permettendoci di fare il nostro Show. Davvero un'enciclopedia vivente dell'universo Springsteeniano, fra me e lui chissà quante versioni abbiamo in testa... Prende cosi corpo la formazione che parteciperà ai Glory Days e mi riprometto di scrivere la più bella e coinvolgente delle scalette per regalare al pubblico una serata speciale e per ricambiare la fiducia di Lorenzo. Chiamo Andrea Montecalvo e gli propongo di suonare il basso con noi su Waitin' On A Sunny Day e Promised Land perchè voglio fortemente che lui ci sia, perchè voglio dividere anche con lui quel momento speciale, e lui accetta con entusiasmo. Telefono successivamente a Daniele Tenca e gli propongo di duettare con me, gli leggo la scaletta e gli faccio scegliere il pezzo che più gli piace, e anche lui sembra contento come un bambino. Sceglie She's The One. E' poi il turno di Emiliano De Angelis (Marchi Jean). Me ne manca ancora uno, Lorenzo Semprimi. Ci tengo che ci sia anche lui. Con molta umiltà mi dice di voler stare sotto i riflettori il meno possibile ma mi promette di salire con noi nel finale. PERFETTO. Era quello che volevo: condividere con tutti loro la gioia di suonare per quel fantastico pubblico in quella splendida cornice. In fondo la band è nata con questo scopo. CONDIVIDERE con tutti gli altri fans l'amore per questo grande ed unico artista che risponde al nome di Bruce Springsteen e, fra i fans più accaniti, ci sono certamente quei musicisti che per anni gli hanno reso omaggio! Dovevano essere con noi sul palco. E così è stato.
Rimini, Rock Island - 24/09/2010
Sono tante le immagini che mi passano davanti agli occhi quando ripenso a quello show. Abbiamo suonato per più di due ore ma ho ancora l'impressione di averlo fatto per soli 40 minuti. Il concerto è "volato" cosi in fretta che quasi non sono riuscito ad assaporarlo fino in fondo.
Si inizia con Loose Ends e forse sono un pò contratto, prendo le misure con l'impianto e con il pubblico, e l'emozione è forte quando mi accorgo che il la gente canta tutte le parole. Conosce TUTTE le parole. Di fronte non ho il solito pubblico, ma persone con le quali mi accorgo di condividere un sogno. Prima di proseguire con il nostro set sento il bisogno di parlare con loro e di dirglielo. Gli dico che la Band è nata in fondo per quei momenti di condivisione con tutte le persone che, come noi, sono cresciute ascoltando quelle meravigliose canzoni. Mai come in quel momento ci siamo trovati a suonare davanti a cosi tanti Blood Brothers. L'applauso che ne consegue mi trasmette un messaggio forte e chiaro: mi trovo fra amici e... non vedono l'ora di cantare ballare insieme a noi. Qui inizia il vero concerto. Conto il quattro e partiamo con la più potente Night che mi sia mai capitato di suonare ed il pubblico è semplicemente fantastico. Durante la prima strofa mi soffermo a guardare i volti felici dei Blood Brothers e per un attimo mi scordo parole, accordi, struttura... per fortuna torno in me e tutto fila liscio. Senza pause ci attacchiamo Badlands e qui il pubblico mi ha davvero impressionato!!! Una partecipazione senza precedenti, almeno per quel che mi riguarda. Sembrava veramente di essere ad un concerto di Bruce... soltanto che stavolta invece di stare in mezzo a tutti gli altri fans a saltare e ad alzare le braccia al cielo mi trovavo da quest'altra parte, ovvero sul palco a suonare. Grazie ragazzi, siete stati veramente superlativi, qualunque artista, Bruce compreso, si sarebbe emozionato! Avrei dovuto cantare io i ritornelli ma quel coro da stadio era troppo bello, e non ho resisto, volevo sentirlo cantato da voi e siete stati impressionanti. In quei 5 minuti di canzone mi sono fatto una vaga idea di quello che può provare Bruce quando viene da noi... siamo, e mi ci metto anche io in mezzo, il pubblico più caloroso del mondo e ne ho avuto la prova! Si prosegue con il Rock'n'Roll di Darlington County, poi Atlantic City... guardo fuori dal vetro, il mare, le luci, immagino di essere lì. Il pezzo si chiude con un bellissimo assolo di Damiano. Arriva poi il momento di Thunder Road che decido di suonare in acustico e sembrano non esserci barriere fra me ed il pubblico, sento che siamo un tutt'uno. Un momento che non scorderò mai. Adoriamo tutti quella splendida canzone e siamo tutti felici di cantarla a squarciagola. Durante questo pezzo ho rischiato veramente di fare una figuraccia perchè mi stavo commuovendo e infatti verso la fine mi si è stretta la gola. Ma come si può rimanere indifferenti di fronte a tutte quelle persone che cantano all'unisono un pezzo importante della tua vita? Io sono cresciuto ascoltando quella canzone, e mi accorgo di non essere il solo! Cerco di rimanere concentrato e chiudo il pezzo con l'armonica ma il pubblico la continua a cantare, e probabilmente a questo punto non riesco più a nascondere l'emozione. In modo totalmente improvvisato, ma sono queste le cose più belle per un musicista, attacchiamo il finale di Thunder Road tutti insieme... il riff finale prima con la Telecaster e poi con il Sax di Lorenzo Perracino. Proseguiamo con I'm On Fire, Incident on 57th Street, e poi inizia la carrellata di ospiti: prima Andrea Montecalvo, poi Daniele Tenca ed Emiliano De Angelis. Si và avanti con Waitin' On A Sunny Day, Promised Land, She's The One... ed è una grande festa sia sul palco che fuori, una grossa combriccola di amici che canta, balla e si diverte. Si arriva poi in quel punto della scaletta a me molto caro, dove si rende omaggio al mio disco preferito, ovvero "The River", e attacchiamo prima The Price You Pay con Antonio Zirilli che canta tutte le linee melodiche di Steve Van Zand con incredibile intensità e poi Drive All Night. Su quest'ultimo pezzo si unisce a noi Lorenzo Semprini all'acustica. Mi guardo intorno e la band è tutta concentrata, tutti sembrano godersi fino in fondo quello che stiamo suonando. Mi colpisce in modo particolare il modo in cui Lorenzo Semprini, con gli occhi socchiusi, suona delicatamente l'acustica dimostrando una sorta di "rispetto" e di "cura" verso quel capolavoro a cui stiamo rendendo omaggio. Da qui in poi diventa assoluto protagonista il Sax di Lorenzo Perracino, con degli assoli davvero da brividi. Con le luci basse piano e violino annunciano a tutti che stà iniziando Jungleland e non sò perchè ma stranamente mi sento felice come un idiota, come se stessi ad un concerto dell' E Street Band e avessi appena scoperto che Bruce l'ha messa in scaletta! A volte mi accorgo di vivere le emozioni come un bambino. I riflettori sono tutti per Lorenzo e anche gli applausi, meritatissimi. E' giunto ora il momento di mantenere una promessa... è ora di suonare un pezzo che mi è stato richiesto in una versione particolare: Prove It All Night con l'intro di chitarra del 1978. Ormai l'emozione è sotto controllo, sono carico a mille e dopo l'introduzione al piano di Gianfranco Cordella (bravissimo!) accendo l'overdrive e comincio a suonare una delle parti strumentali più belle della storia del Rock. Bruce non sarà Eric Clapton ma l'energia sprigionata da quelle introduzioni del 1978 è qualcosa di davvero epico. Senza pensarci troppo cerco di fare del mio meglio per suonare quell'assolo nel miglior modo possibile e vedo che la gente, ancora una volta, è contenta ed io sono al settimo cielo. Parte Prove It All Night ed ormai la scaletta si sviluppa in un crescendo... prima con Light Of Day in cui io e Damiano ci divertiamo come pazzi a duettare con le chitarre, poi Born To Run... ma ci sono parole per descrivere tutti queii Blood Brothers con le mani alzate? Seguono Rosalita ed infine American Land in cui ho visto ballare e cantare chiunque. Chiudo il pezzo con la frase che sono solito usare alla fine dei nostri show: "You've Just seen the heart stoppin', heart shocking.... the ABSOLUTELY NOT LEGENDARY E... STREETS... OF... FIRE" come a dire, grazie per esservi divertiti insieme a noi, siamo solo un gruppo di musicisti qualunque che hanno "provato" a farvi rivivere le emozioni di quei magici concerti ma non prendiamoci troppo sul serioi! Il pubblico sorride di gusto e ho la conferma che ha capito quello che volevo dire. Ci chiedono un ultimo pezzo, e sarà Dancing In The Dark... con tanto di balletto finale con una ragazza tirata sul palco. Cala il sipario e mi godo l'applauso del pubblico insieme a tutti i miei compagni di palco. Grazie a tutti i musicisti dell' E Streets Of Fire per aver suonato col cuore... Fabio Brencio, Andrea Nebbiai, Alessandra Di Paola, Damiano Minucci, Antonio Zirilli (Zingaro Inside), Lorenzo Perracino, Gianfranco Cordella, Valentino Perracino. Grazie ad Andrea Montecalvo per essersi preso cura di me durante il soundcheck, a Daniele Tenca per aver duettato con me, a Lorenzo Semprimni per questo enorme regalo che ha voluto farmi, ad Emiliano De Angelis che ha fatto di tutto per essere li con noi. Un Grazie di cuore a Bruce, la sua musica ha aperto le barriere della mia vita facendovi entrare una carrellata di amici e di emozioni...
Questo è più o meno quello che ho vissuto quella sera, e ci tenevo a condividerlo ancora una volta con tutti voi Blood Brothers!